a cura di
Alberto Dossena
L’organo della chiesa parrocchiale di S. Martino Vescovo in San Martino in Strada (LO), risulta essere l’opera più grandiosa e significativa dell’organaro bergamasco ma lodigiano d’adozione Giuseppe Cavalli (1822-1860), costruito nell’anno 1855.
Nel 1915, ad opera del nipote Gaetano Cavalli (1868-1940), lo strumento viene sottoposto ad un importante lavoro di restauro e riforma, epoca nella quale vengono sostituiti alcuni registri, viene rifatta la pedaliera, sostituita la manticeria ed aggiunti alcuni pedaletti accessori. Nel 2014 l’organo viene sottoposto ad un restauro storico da parte della Bottega Organaria di Ugo Cremonesi e Claudio D’Arpino di Soncino (CR) nel quale viene ripristinata la disposizione fonica originale ricostruendo i registri asportati, vengono tuttavia mantenuti quegli elementi risultati compatibili con l’estetica dello strumento quali la pedaliera ed i pedaletti accessori, ma soprattutto l’elemento più interessante il ripristino del vento a forte pressione per il registro delle Trombe Forzate, alle quali nell’intervento di riforma del 1915 la pressione del vento venne uniformata a quella del resto dell’organo. In tale circostanza è apparso utile approfondire la storia della famiglia organaria Cavalli ed inserirla nella monografia dedicata alla storia e al restauro dello strumento la quale ha in Giuseppe Cavalli il fondatore della bottega. Nato a Bergamo dal padre Giovanni, lavorò presso la bottega di Adeodato Bossi Urbani di Bergamo prima di trasferirsi intorno al 1850 a Lodi insieme ai fratelli Angelo, Cesare e Giovanni. Morto a soli 38 anni, l’attività della ditta venne proseguita dal fratello Angelo (1836-1890) il quale costruì ancora numerosi organi ed aprì una filiale a Parma. Alla morte di Angelo l’attività proseguì col figlio Gaetano mentre il fratello Giuseppe II (1864-1939) avviò una propria bottega a Piacenza, continuata dal figlio Enrico (1902-1949) fino all’anno della sua morte. L’albero geneaologico della famiglia Cavalli è stato redatto da Eliso Cavalli, nipote di Gaetano, che ha collaborato alla stesura del volume.
Gaetano Cavalli fu ritenuto una delle figure più importanti dell’organaria lombarda a cavallo dei secoli xix e xx, trovandosi a vivere in prima persona l’evoluzione dell’arte organaria italiana che proprio in quegli anni affrontava i momenti più difficili e discussi, realizzando negli anni della maturità artistica numerosi strumenti di tipo “riformato” senza mai venir meno nella qualità costruttiva e nella caratterizzazione sonora ad una continuità radicata nel solco della migliore tradizione organaria italiana. Purtroppo a seguito di numerose difficoltà, l’attività organaria cessò nel 1916 per proseguire solo col commercio del legname.
The organ of S. Martino Vescovo parish church, in San Martino in Strada (LO), turned out to be the most important and significant work by the organ builder Giuseppe Cavalli (1822-1860), a great builder from Bergamo, but at the same time from Lodi. The organ was built in 1855 and it was restored in 2014. In 1915, his grandson Gaetano Cavalli (1868-1940) restored it, making some crucial changes: he replaced some registers; redid the pedalboard; substituted the wind supply and added some accessory pedals. This treatise, for the first time, considers the Cavalli organ-builder family history. He was born in Bergamo from the father Giovanni. He worked at the Adeodato Bossi Urbani workshop, in Bergamo. Then he moved to Lodi, together with his brother Angelo (1836-1890), in 1850, approximately. His brother built numerous organs and he opened a section in Parma. When Angelo died, his son Gaetano conducted the business, while the brother Giuseppe II (1864-1939) opened his own workshop in Piacenza. Then, his son Enrico continued his workshop, until his death. Eliseo Cavalli, Gaetano’s grandson, edited the Cavallis genealogical tree. Eliseo contributed to this volume. Gaetano Cavalli has been considered one of the most influential organ builder of the xix and xx centuries, in Lombardy. He lived in first person the Italian organ-building art evolution. In fact, it was one of the most difficult moments. Nevertheless, during this classical artistic period, he built some innovative instruments, but he has never forgotten the classical building quality or the sound characterisation, result of the best Italian organ-building tradition. Unfortunately, after too many difficulties, he left the organ building and he worked just as wood seller.
Collana d’arte organaria – XXIX, 2014,
cm. 16.5x23.5, pp. 1-152 a colori.
ISBN 978-88-989580-8-5.
Euro 25,00
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Edizione Luglio 2024