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Liriche spirituali di un organista - Per una spiritualità del musicista

a cura di Giosuè Berbenni

L’argomento "Liriche spirituali di un organista", di nuova ideazione, è un percorso di carattere spirituale al fi ne di suscitare il desiderio di Dio. Questo è considerato sotto diverse angolazioni e ambientazioni legate sia all’esperienza diretta del musicista, in particolare organista, sia alla vita quotidiana dove la musica è presente. Infatti non c’è interiorità senza la mediazione simbolica della realtà, quale capacità di cogliere nel reale i segni dello spirituale. La parola chiave è “consapevolezza”, quale condizione in cui la cognizione del ruolo del musicista e dell’ascoltatore si fa interiore, profonda, perfettamente armonizzata col resto della persona, in una unità coerente, che dà forma all’etica, alla condotta di vita, rendendole autentiche. Tale coscienza è estensibile a tutte le espressioni d’arte. Se la musica nel comune modo d’intendere è vista solamente come la più alta espressione di comunicazione, nella presente rifl essione essa è considerata principalmente come fondamento della relazione con Dio. Da una parte emerge l’indubbio onore di essere musicista, in particolare organista, dall’altra la responsabilità di farsi portatore della grazia divina donata attraverso la musica, così che egli diventi dono del cielo. Il libro si divide in due sezioni: un’ampia Introduzione sulle motivazioni e sessanta Liriche ambientate in un percorso ideale dove vivono sentimenti di stupore, di vita e di relazione.

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LXXXVII. L'organo Giulio Cesare Moroni Antegnati (1604-1605) Edidio Sgritta (1890) in Dezzolo S. Andrea di Vilminore di Scalve (Bergamo)

a cura di Giosuè Berbenni

La memoria storica ci lega al passato tramite idee e beni. Una dimostrazione esemplare è stato il recupero dell’organo collocato nella chiesa di S. Andrea nel piccolo borgo montano di Dezzolo di Vilminore di Scalve (Bergamo) ai piedi del maestoso Massiccio della Presolana (2.521 m.). Ci sono tre fatti molto interessanti che emergono da questa storia: - in origine l’organo è stato costruito per la chiesa arcipretale di Mazzo di Valtellina (Sondrio) dove è stato reggente il milanese Giovanni Angelo Medici di Marignano, poi divenuto Papa Pio IV che concluse il Concilio di Trento (1563); - la costruzione dell’organo fu favorita dal potente cardinale Tolomeo Gal lio, già segretario dello stesso papa, e Segretario di Stato, e venne affi data nel 1604 a Giulio Cesare Moroni, appartenente alla più cele bre ditta del tempo: gli Antegnati di Brescia; - nel 1890, venne venduto a Dezzo lo S. Andrea allora parrocchia e collocato in una veste nuova da Egidio Sgritta di scuola Serassi. Con il complesso restauro del 2001-02 ad opera della ditta Mascioni è stata effettuata un’approfondita analisi sulle stratifi cazioni storiche, ottimizzando quella originaria perché nobile e di notevole qualità storico-artistica, conso lidando sostituendo e integrando le parti compromesse e deteriorate al fi ne dell’utilizzo liturgico e concertistico nonché di assicurarne la conservazione e il funzionamento. Un organo eterogeneo in cui prevale la struttura meccanica e fonica otto centesca ma con una notevole presenza di canne seicentesche ora nella loro originaria disposizione. La timbrica di tali canne, pur nelle vicende di secoli, rivela ancora la «delicatezza» e naturalezza di suono, arricchita dai multicolori colori timbrici sgargianti del gusto ottocentesco serassiano. Ci auguriamo che tale organo, «di pregio non comune», sia opportuna mente curato e valorizzato e continui nei secoli a comunicare idee e valori per l’innalzamento del cuore e del pensiero a lode e gloria di Dio.

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LXXXV. L'arte pensosa di Ireneo Fuser (1902-2003) - Ritratto di un grande organista italiano

a cura di Andrea Macinanti e Anna Tonini

Ireneo Fuser, assieme a Fernando Germani e a Ferruccio Vignanelli, fu uno dei protagonisti del mondo organistico italiano della prima metà del ‘900. Formatosi al Liceo musicale di Venezia con Oreste Ravanello, si diplomò in organo, pianoforte e composizione svolgendo poi una brillante carriera concertistica alla quale la critica del tempo riconobbe straordinario prestigio per la classe, la tecnica e la raffinata eleganza del suo modo di suonare. Partecipò come solista a decine di recitals solistici trasmessi dalla Rai e, dopo quella per Arturo Benedetti Michelangeli, la rubrica «I vostri maestri» curata da Riccardo Allorto, dedicò una puntata a Ireneo Fuser. Fu anche un celebrato didatta: insegnò per oltre 40 anni al Liceo musicale (dal 1942 Conservatorio) di Bologna, annoverando fra i suoi alunni Luigi Ferdinando Tagliavini, Sergio Vartolo, Francesco Tasini e molti altri, divenuti a loro volta apprezzati organisti e didatti. Sin dagli anni ’50 Fuser manifestò particolare attenzione per il ritorno alla trasmissione meccanica dell’organo e un grande amore per la musica antica. A lui si devono varie edizioni di rilievo fra le quali la silloge intitolata i Classici italiani dell’organo del 1955 e l’importante revisione delle 6 Sonate in trio di Johann Sebastian Bach. La pubblicazione curata da Andrea Macinanti e Anna Tonini racchiude le tappe della lunga vita di Fuser, che mancò alle soglie dei 101 anni, i suoi racconti autobiografici, una selezione delle recensioni ai suoi concerti, i dati salienti della sua carriera didattica, le fasi che portarono alla costruzione dell’organo meccanico di Sala Bossi, le prefazioni alle edizioni da lui curate. Ma è soprattutto l’epistolario che delinea la sua grande personalità artistica alla cui definizione concorrono le belle missive di Marie Claire Alain, Fernando Germani, Luigi Ferdinando Tagliavini, Nino Rota, Ferruccio Vignanelli, Renato Lunelli, Sandro Della Libera e altri celebri personaggi.

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DOMENICA 15 DICEMBRE, ore 16.30

Brugneto di Reggiolo (RE)
Santuario della Madonna dello Spino
Via Guastalla
In collaborazione con il Comune di Reggiolo
Concerto di Natale
Gerardo Chimini, organo

 

DOMENICA 22 DICEMBRE, ore 18.00

Mezzano Superiore (PR)
Chiesa di S. Michele A.
Via Matteotti
Rassegna Antichi organi della provincia di Parma
In collaborazione con il Comune di Sorbolo-Mezzani

Concerto di Natale
Coro Adorno
Luigi Pagliarini, direttore

 

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Arte Organaria Italiana XVI - 2024
 LXXXIV. Prontuario di registrazione dell’organo serassiano (1784-1883)

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Edizione Novembre 2024

 

L'associazione Giuseppe Serassi

L’Associazione culturale Giuseppe Serassi è nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare gli antichi organi a canne e la musica antica in genere. E’ nata così la rassegna musicale “Musica intorno al fiume”. Oltre alla rassegna l’Associazione Serassi vanta una ricca produzione culturale di pubblicazioni (articoli, saggi, libri, riviste specialistiche) sugli organi storici o di carattere musicologico nonché incisioni discografiche di organi restaurati.
Inoltre negli anni ha fatto conoscere il patrimonio organario locale attraverso visite guidate agli strumenti antichi, lezioni – concerto, relazioni ai convegni e mostre fotografiche.