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Alfredo Piccinelli (1917-2008) - Organaro pioniere del moderno restauro

A cura di Giosuè Berbenni

Nella storia dell’organaria italiana moderna per la prima volta si fa un approfondito studio (profilo professionale con catalogo) di un restauratore d’organi. Si tratta di Alfredo Piccinelli (1917-2008), bergamasco, dal 1953 operativo a Padova dapprima presso la Fratelli Ruffatti e dal 1960 in proprio come Accordatore e restauratore di organi antichi e moderni. Tale frase suonava come una provocazione, in quanto era il periodo in cui l’organo moderno di tipo industriale andava per la maggiore, quale modello più “aggiornato”, le cui linee strutturali-sonore modificavano pesantemente l’organo classico-antico. L’attività fu assai intensa ed estesa: oltre 320 lavori in 45 provincie italiane su organi di oltre 72 autori di diverse regioni tradizioni ed epoche, da quelle cinquecentesche fino alle contemporanee. Lo contraddistingueva il carattere tra il montanaro e il valligiano: riservato, talvolta duro, abituato al dovere, alla parsimonia, al rispetto della parola data, agli autentici valori della vita. Dal suo inizio la scienza del restauro ha fatto continui in avanti. L’organo classico-antico per lui era non solo documento, ma quadro da cui far emergere la musicalità per la liturgia e l’uso concertistico. Era molto richiesto dalle parrocchie perché oltre alla qualità del lavoro economicamente sapeva accontentarsi.

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L’organum Maximum Serassi Allieri del Duomo S. Giorgio in Ragusa Ilba

A cura di Diego Cannizzaro

Il rilevante numero di organi Serassi presenti in Sicilia indica indubbiamente un’intelligente adesione dei siciliani alla qualità e all’innovazione operata dagli organari bergamaschi. Benché sia tanta la distanza con Bergamo sede della loro fabbrica d’organi, possiamo dedurre che i Serassi si trovavano bene con i siciliani: ambiente aperto, sincero, cordiale e di grande impatto emotivo. Proprio a Ragusa Ibla, presso il duomo di S. Giorgio, si vennero a creare le condizioni per costruire l’organo Serassi più grande e spettacolare, denominato eloquentemente “Organum Maximum”, il cui piano dell’opera, stilato il 12 maggio 1880, fu sin dal principio grandioso: tre tastiere e tanti registri, 72 senza considerare gli accessori. L’organo venne realizzato con estrema cura e perizia sotto l’attenta guida di Casimiro Allieri e collaudato da Vincenzo Petrali il 14 marzo 1882; nell’atto di collaudo Petrali non lesinerà complimenti all’organo tra i più completi e grandiosi costruiti fino ad allora. L’Organum Maximum continuerà a destare grande meraviglia presso gli esperti nei decenni a seguire ed è degno di nota constatare come l’organaro Agostino Polizzi il 23 settembre del 1941 lodi le qualità costruttive, foniche e timbriche in occasione di un intervento di manutenzione. Nel 1979 lo strumento viene dichiarato dalla Soprintendenza ai BBCC di Catania di interesse storico – artistico e due anni dopo venne restaurato dai F.lli Ruffatti di Padova con il contributo del Comune di Ragusa secondo la Legge Regionale su Ibla n.61 dell’11 aprile 1981. Nel 2019 la Ditta Antonio Bovelacci ha intrapreso una manutenzione straordinaria dell’Organum Maximum per ridonarlo alla comunità di Ragusa Ibla nella sua piena e straordinaria funzionalità completando felicemente il lavoro nell’aprile 2022.

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Il "nuovo organo grandioso a tre tastiere" F.lli Serassi 1867 di Castiglione d'Adda

Testi di Andrea Carmeli Adriano Giacometto Federico Lorenzani Silvano Maffina

Il libro ripercorre l’avvincente storia dell’organo di Castiglione d’Adda, emersa nella sua completezza grazie all’esito delle ricerche storiche sui documenti d’Archivio e dai dati raccolti in seguito ai recenti lavori di restauro ai quali lo strumento è stato sottoposto. La pubblicazione si articola attraverso l’iniziale grandiosa collocazione nella chiesa di S. Agostino a Crema negli anni 1767-1769; uno dei più imponenti e pregevoli strumenti realizzati in area padana nel XVIII secolo, opera degli organari Andrea Luigi e Giuseppe II Serassi. Le soppressioni napoleoniche di fine secolo hanno in seguito permesso alla Fabbriceria di Castiglione di acquisire l’organo e di rimontarlo in chiesa parrocchiale nel 1801. Nel corso dei lavori di ampliamento dell’edificio sacro, avvenuti negli anni Venti del XIX secolo, lo strumento subisce un nuovo intervento da parte dell’organaro Eugenio Biroldi che tuttavia non impedirà al grande strumento di essere continuamente protagonista di una lunga serie di restauri, progetti non realizzati, riparazioni che si susseguono fino al 1867, quando i Fratelli Serassi portano a termine l’attuale monumentale organo dotato di tre tastiere, il quale ingloba parte del materiale fonico settecentesco. Come di consueto dobbiamo consuntivare alcune improvvide modifiche avvenute tra fine Ottocento e inizio Novecento, che hanno contribuito a snaturare la costruzione serassiana; interventi tutti sanati dai pregevoli lavori di restauro portati a termine negli ultimi anni dall’organaro Daniele Maria Giani e minuziosamente descritti e illustrati nella seconda parte del libro.

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 DOMENICA 26 MARZO, ore 17.00

Guastalla (RE)
Chiesa della Immacolata Concezione
piazza Garibaldi
Ultime sette parole di Cristo sulla croce di Haydn
Trascrizione pianistica di un anonimo pubblicata a Napoli da Luigi Marescalchi alla fine del Settecento.
Andrea Panfili, pianoforte
Giuliano Bagnoli, voce recitante

 

 DOMENICA 16 APRILE, ore 16.00

Sorbolo (PR)
Chiesa parrocchiale SS. Faustino e Giovita
In collaborazione con il Comune di Sorbolo
Rassegna "Antichi organi della provincia di Parma"

Concerto per soprano ed organo
Loredana Bigi, soprano
Primo Iotti, organo
Musiche di Zipoli, Ponchielli, Grandi

 

 

 

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 LXXXI. Alfredo Piccinelli (1917-2008) - Organaro pioniere del moderno restauro
LXXIX. Organi della città di Torino
LXXVIII. Il "nuovo organo grandioso a tre tastiere" F.lli Serassi 1867 di Castiglione d'Adda
LXXVI. L’organum Maximum Serassi Allieri del Duomo S. Giorgio in Ragusa Ilba

Catalogo dei volumi editi

Disponibile il catalogo di tutti i volumi pubblicati dall'Associazione Serassi, per i soci, in lingua italiana e inglese. Cliccate sull'immagine per scaricare il PDF.
Edizione Luglio 2022

 

L'associazione Giuseppe Serassi

L’Associazione culturale Giuseppe Serassi è nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare gli antichi organi a canne e la musica antica in genere. E’ nata così la rassegna musicale “Musica intorno al fiume”. Oltre alla rassegna l’Associazione Serassi vanta una ricca produzione culturale di pubblicazioni (articoli, saggi, libri, riviste specialistiche) sugli organi storici o di carattere musicologico nonché incisioni discografiche di organi restaurati.
Inoltre negli anni ha fatto conoscere il patrimonio organario locale attraverso visite guidate agli strumenti antichi, lezioni – concerto, relazioni ai convegni e mostre fotografiche.