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LXXXIX. L'organo di Giovanni Andrea Fedrigotti (1657) della Chiesa di Santa Francesca Romana a Ferrara

A cura di Francesco Tasini

La chiesa parrocchiale di Santa Francesca Romana in Ferrara conserva ‘integralmente’ un organo costruito nel 1657 dall’organaro veronese Giovanni Andrea Fedrigotti (1600-1682 ca), con gli «Ornati» della cassa realizzati dallo scultore e intagliatore ferrarese Filippo Porri (1610 ca-1680). Negli anni 1964-67 l’organo fu oggetto di uno dei primi restauri di tipo «filologico», iniziato da Emilio Catellani (1894-1965) e portato a compimento da Bartolomeo Formentelli. Nel 2008 Michel Formentelli ha effettuato un intervento di «manutenzione straordinaria» sullo strumento. Questo studio ricostruisce la storia dell’organo Fedrigotti, coniugando la lettura scrupolosa del manufatto e lo spoglio della documentazione archivistica disponibile. Il volume ripercorre i successivi interventi documentati (1743, Domenico e Giovanni Fedeli; 1853, Cesare Rasori; 1862, Luigi Rasori; 1874, spostamento dell’organo dalla porta di ingresso sopra il coro, con costruzione di una cantoria in abside da parte dell’intagliatore ferrarese Enrico Bolognesi; 1888, restauro di Adriano Verati; 1904, Ferdinando Strozzi; 1928, Eliseo Strozzi; 1967, Bartolomeo Formentelli; 2008, Michel Formentelli), in particolare evidenziando le interessanti ‘problematiche’ dibattute nel corso del restauro di tipo «storicistico» di Bartolomeo Formentelli..

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LXXXVI. L'organo Serassi della Cappella ducale di San Liborio a Colorno

A cura di Andrea Carmeli, Adriano Giacometto e Federico Lorenzani con un saggio di Paola Cirani

A quarant'anni dal restauro dell'organo Andrea Luigi e Giuseppe Serassi, condotto per volere della Provincia di Parma, questo studio si propone di offrire una nuova prospettiva sulla storia e le evoluzioni tecniche e timbriche di questo monumentale strumento, grazie ad una accurata ricerca archivistica, a nuove importanti acquisizioni documentarie e a una puntuale analisi organologica. Costruito tra il 1792 e il 1796 grazie a una committenza d'eccezione, la prima di rango reale avuta dai Serassi, su espressa volontà del Duca Ferdinando di Borbone, questo strumento con il suo incantevole connubio di arte, scienza e tecnica rappresenta - nell'intera penisola - il massimo esempio dell'organaria settecentesca. Il libro, dopo aver trattato gli strumenti precedenti, si sviluppa attraverso l'articolato iter costruttivo durato un intero lustro. Grazie alla scoperta di un consistente nucleo di documenti inediti è stato possibile ricostruire con precisione gli eventi e delineare la storia dello strumento nei secoli successivi. Scorrendo la ricca documentazione, il lettore si renderà perfettamente conto che in molte occasioni il grandioso strumento ha letteralmente rischiato la completa distruzione. Grazie alla Provincia di Parma, proprietaria del bene, prima nel soprassedere a malaugurati progetti di rifacimento, poi negli anni Ottanta del secolo scorso, quando gli orientamenti in tema di restauro erano ormai maturi a promuoverne il pieno recupero, possiamo essere testimoni dell'unicità di questo grandioso organo. Nel libro, accanto ad un interessante saggio a cura di Paola Cirani che tratta l'intensa attività musicale della Cappella di San Liborio, si segnalano: la dettagliata scheda descrittiva dell'organo, la completa appendice fotografica contenente una serie di immagini inedite dello strumento prima dei lavori di restauro e un'appendice documentaria ricca di approfondimenti relativi a grandi strumenti coevi, tabelle e disegni che aiutano il lettore a contestualizzare l'eccezionalità dell'opera. In un mondo in costante e rapida evoluzione è fondamentale preservare il nostro patrimonio storico e culturale per garantire che le generazioni future possano conoscere e apprezzare le radici della nostra civiltà.

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Arnaldo Bambini (1880-1953) Opera omnia per organo

A cura di Andrea Macinanti e Vittorio Prandini

Grazie alla meritoria azione della Associazione «Giuseppe Serassi» di Guastalla, viene edita per la prima volta l’opera omnia per organo di Arnaldo Bambini, musicista nato a Correggio, la cui grandezza fu pari alla sua modestia. Benché infatti ai suoi tempi fosse salutato come «compositore dal rispetto stilistico assoluto, organista eccellentissimo, signore dell’organo e suo virtuoso, improvvisatore d’eccezione ed Ettore Bontempelli lo annoverasse tra gli «Organisti notevoli», ricusò i prestigiosi incarichi che gli venivano offerti per svolgere il ministero di organista di chiesa a Verolanuova. Come avvenne per tanti brillanti musicisti italiani del tempo, il suo ricordo trascolorò ben presto dalla memoria dei posteri. La sua attività concertistica s’interruppe per ragioni di salute nel 1946. Tenne tuttavia un’ottantina di concerti suonando sovente assieme alle più insigni personalità musicali del suo tempo e riscuotendo grande ammirazione, in particolare come straordinario «cultore dell’arte dell’improvvisazione». Fu inoltre organolgo colto e raffinato esperto di campane. Il lascito organistico di Bambini si articola in una settantina di brani che documentano vividamente la sua crescita artistica. Si inizia da Piccole cadenze in tutti li tuoni e Piccoli preludi per l’intonazione dell’Introito scritti sotto la guida di Oreste Ravanello al Liceo Musicale di Venezia. Poi, dopo diverse pagine di destinazione liturgica di media difficoltà, compaiono quattro robusti «Pezzi da concerto» dedicati a Marco Enrico Bossi che li giudicò «musica buona che un buon organista dovrebbe studiare ed eseguire con propria e con soddisfazione dell’uditorio». Con la Fantasia e Fuga in la minore e il Preludio e Fuga in re minore, il linguaggio di Bambini si fa magniloquente, le forme si dilatano e l’impegno esecutivo s’impenna a livelli di notevole difficoltà. Anche l’armonia si fa più audace addensandosi mirabilmente nell’Intermezzo sulla scala esacordale op. 20a; parimenti, una raffinata poesia pervade didascalicamente i Momenti Francescani, evidente omaggio all’omonima opera di Bossi. Agli studiosi viene dunque restituita una pagina importante della cultura organistica italiana, un’opera monumentale in cui Bambini manifesta la volontà di comporre una Lirica Sacra, cioè una musica elevata che dalle solide basi dei Maestri del passato, si espande grazie al «colore, calore e cantabilità» delle nuove acquisizioni dell’organaria moderna.

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VENERDI' 27 GIUGNO, ore 21.00
Marzolara, Calestano (PR)
Santuario Santa Maria della Pace
Via Battilocchi 51
In collaborazione con il Comune di Calestano
Concerto per soprano ed arpa
Carla They, arpa
Eleonora Rossi, soprano

 

DOMENICA 29 GIUGNO, ore 17.00
Goito (MN)
Chiesa di S. Pietro Apostolo
Piazza Matteotti
In collaborazione con il Comune di Goito
Concerto per organo
Claudio Leoni, organo
Musiche di Frescaboldi, Bach, Charpentier, P. Davide da Bergamo, Stanley, Arne, Valente

 

MERCOLEDI' 2 LUGLIO, ore 21.00
Campagnola Emilia (RE)
Chiesa parrocchiale di Cognento
Via Baccarini
In collaborazione con il Comune di Campagnola Emilia
In occasione del 300° dell’organo Domenico Traeri

Concerto per tromba ed organo
Simone Morellini, tromba
Stefano Marino, organo

 

 

 

 

 

 

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Catalogo dei volumi editi

Disponibile il catalogo di tutti i volumi pubblicati dall'Associazione Serassi, per i soci, in lingua italiana e inglese. Cliccate sull'immagine per scaricare il PDF.
Edizione Novembre 2024

 

L'associazione Giuseppe Serassi

L’Associazione culturale Giuseppe Serassi è nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare gli antichi organi a canne e la musica antica in genere. E’ nata così la rassegna musicale “Musica intorno al fiume”. Oltre alla rassegna l’Associazione Serassi vanta una ricca produzione culturale di pubblicazioni (articoli, saggi, libri, riviste specialistiche) sugli organi storici o di carattere musicologico nonché incisioni discografiche di organi restaurati.
Inoltre negli anni ha fatto conoscere il patrimonio organario locale attraverso visite guidate agli strumenti antichi, lezioni – concerto, relazioni ai convegni e mostre fotografiche.